I Buoni Cugini Editori di Anna Squatrito
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Isbn: 9791255470038
Pagine 384, ill.
Prezzo di copertina € 22,00
Collana L'Isola a Tre Punte
Padre Giovanni Messina per tutti “U Patri” o “Il pazzo di Dio”, nacque a Palermo il 01/04/1871 nello storico e poverissimo quartiere della Kalsa da una famiglia numerosa. I genitori, e in particolare la madre, donna Rosalia Lo Nigro, gli diedero la base di una salda fede in Dio che si concluse nell’ordinazione sacerdotale il 21/03/1896. Da allora si dedicò instancabilmente e per tutta la vita ad aiutare i poveri e in particolare i piccoli e abbandonati, vivendo sempre in mezzo a loro negli umili quartieri della Kalsa e di Sant’Erasmo da lui affettuosamente chiamati “l’Africa di Palermo”. Confidando sempre nell’aiuto della Provvidenza e nelle elemosine spontanee, fondò a S. Erasmo la “Casa Lavoro e Preghiera per l’Infanzia Abbandonata” accogliendo un gran numero di orfani e abbandonati, togliendoli dalla strada, provvedendo alla loro salute e crescita, insegnando loro un mestiere per la reintroduzione dignitosa nella società. Il suo temperamento pratico e costruttivo, a volte irascibile, avente sempre il solo scopo di far del bene ai suoi orfanelli, lo portò spesso ad avere contrasti, in particolare con la Pubblica Amministrazione, ma il suo carattere forte e caparbio riuscì a portare a termine il grande edificio che ancor oggi si vede al Foro Italico, dove accolse per più di cinquant’anni un numero imprecisato di bambini; amato da i suoi “cari pulcini” che riconoscenti lo chiamarono “u Patri”, si spense di crepacuore il 24 maggio del 1949, fra le lacrime di una intera città. La sua vita, tribolata e vissuta intensamente come in un romanzo, è stata sempre rivolta alla ricerca del bene assoluto e della carità universale; un amore incondizionato verso Dio e i suoi piccoli orfanelli, e anche chi l’ha detestato mai ne ha sconfessata la sua opera caritatevole. Padre G. Messina è stato nominato dalla Chiesa “Servo di Dio”
"Debbo confessare che leggere questa biografia di P. Messina è stato per me una rivelazione. Quel prete pazzo si rivela un uomo di grandi ideali, di immenso coraggio, di totale impegno, di generosità eroica. Appare un forte, un dominatore, un gigante della virtù, un duro asceta che ha immolato tutta la sua vita al più puro amore di Dio, dei poveri, delle anime vergini, un abilissimo anche se rudissimo suscitatore di vocazioni religiose e direttore di anime consacrate al più duro esercizio della carità. In una parola, egli appare un prete vero, anzi un esemplare eccezionale di prete, un prete santo come suol dirsi, che significa molto di più che un santo prete".
Antonio Maria Travia
Arcivescovo titolare di Termini Imerese