I Buoni Cugini Editori di Anna Squatrito
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Luigi Natoli: storia, letteratura e altri scritti
In questa pagina sono elencate le opere di Luigi Natoli che fanno parte degli scritti storici, storiografici, letterari, poesie e guide turistiche.
Luigi Natoli:
Almanacco del fanciullo siciliano
Luigi Natoli:
La civiltà e la letteratura siciliana nel secolo XVI
Luigi Natoli:
Palermo al tempo degli Spagnoli 1500-1700
Almanacco, calendario e, come dicono i vecchi contadini, lunario son parole che significano la stessa cosa: un libretto, nel quale sono notati i mesi dell’anno, i giorni, le fasi della luna, gli eclissi, le costellazioni, le feste religiose e nazionali, e tante altre notizie utili. Così Luigi Natoli spiega ai fanciulli cos’è un almanacco e fra le notizie utili di ogni mese: un fatto o un personaggio storico, una leggenda, la descrizione di un capoluogo di provincia, un problema sociale, date storiche, proverbi, usanze, nozioni, consigli, insegnamenti morali, dei grani di saggezza dettati dalla sapienza popolare e per questo sempre validi.
"Palermo al tempo degli spagnoli (1500–1700)" è un'opera fedelmente ricostruita e copiata dal manoscritto originale. È lo studio critico e documentato di due secoli di storia della città di Palermo mirabilmente analizzata da Luigi Natoli con una visione del tutto contemporanea senza trascurar nulla, compresi i particolari, anche i più frivoli. Un'opera che fa sentire ancora viva la voce di questo scrittore che tanto amò e diede alla sua bella Palermo.
In questo volume riportiamo alla luce tutti gli introvabili scritti di Luigi Natoli sulla letteratura, la storia e la civiltà del secolo XVI, a testimonianza della validità, non ancora superata, della sua ricerca a più di cent'anni dalle loro pubblicazioni.
Il volume comprende:
La civiltà siciliana nel secolo XVI (Palermo, Remo Sandron editore - 1895)
Prosa e prosatori siciliani del secolo XVI (Palermo, Remo Sandron editore - 1904)
La poesia siciliana del secolo XVI (Estratto da Musa Siciliana, Milano, Casa editrice Caddeo - 1922)
Un poemetto siciliano del secolo XVI (Estratto dagli Atti della Reale Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo serie III Vol. IX - Palermo 1910)
Hortensio Scammacca e le sue tragedie - Studio (Tip. editr. Giannone e La Mantia, 1885 - Palermo)
Luigi Natoli:
Guida di Palermo e suoi dintorni 1891
Luigi Natoli:
Storia di Sicilia
In occasione dell'Esposizione Nazionale tenutasi a Palermo nel 1891, Luigi Natoli scriveva una guida della città.
In questa ristampa abbiamo fedelmente rispettato il testo e inserito le stesse immagini che corredavano il libretto originale, riportando anche nelle pagine finali, gli inserti pubblicitari in appendice allo stesso e un pieghevole della cartina di Palermo nel 1891 che danno al lettore di oggi l'idea di un secolo glorioso tramontato con tante aspettative di progresso sull'imminente 1900.
Si potrà godere, di nomi, cose e prodotti oramai sconosciuti; di terminologie non più in uso, e soprattutto delle trasformazioni che ha avuto Palermo, perché ogni cosa è fissata nel limite temporale del 1891.
Finalmente Luigi Natoli riusciva a unire il suo amore per la Sicilia e la storia in generale in un volume didattico, e nel 1935 pubblicava La Storia di Sicilia con lo pseudonimo di Maurus. In quest’opera Natoli padroneggia la materia con grande perizia storiografica e con la competente erudizione del grande letterato senza mai annoiare il lettore, analizzando i fatti con imparziale lucidità e con un linguaggio moderno, facendone un testo di riferimento ancora attuale.
Il volume è la fedele riproduzione dell'opera originale pubblicata dalla casa editrice Ciuni nel 1935 e si divide in sette parti o "Libri"…
Luigi Natoli:
Rivendicazioni.
La rivoluzione siciliana nel 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento
La storia del risorgimento siciliano dei siciliani in una perfetta ricostruzione storiografica di Luigi Natoli come non l'avete mai letta, con introduzione storica dello stesso autore. In particolare si narra dei rivolgimenti siciliani del 1860 e segnatamente di Palermo, correggendo secondo verità tutte quelle ingiustizie e ingratitudini che vessarono l'opera dei siciliani che prepararono prima, spianarono e resero possibile e vittoriosa la spedizione garibaldina dei Mille e l'unità nazionale, il tutto ricostruito da testimonianza dell'epoca, alcune raccolte in viva voce dallo stesso Natoli, da manoscritti inediti, lettere e documenti rarissimi anche di fonte borbonica.
Luigi Natoli:
Poesie
Luigi Natoli, Giuseppe Pitrè, Giuseppe Pipitone Federico, Alfonso Sansone…
Documenti e memorie della rivoluzione siciliana del 1860
La lettura di queste poesie scritte in piena libertà e senza alcun condizionamento, se non stilistico, ci consente di ricostruire con sicurezza la reale personalità di Luigi Natoli e lo immortala come uomo ricco di sentimenti e di grande intelligenza, coltissimo ma avvilito dalla miseria morale e materiale che lo circonda, passeggero di un secolo che non ha saputo dare la giusta gloria a uno dei suoi figli migliori.
Il volume comprende le raccolte di poesie edite Foglie morte (Pubblicata con la tipografia R. Carrabba in Lanciano nel 1880 e con prefazione di Giuseppe Pipitone Federico), Parentalia (pubblicata il 22 novembre 1890 con la tipografia del Giornale di Sicilia), Congedo (Pubblicata con l'editore Remo Sandron nel 1908) e le poesie inedite, fedelmente copiate dai manoscritti originali di Versiculi (1882) e In Pace (1885).
Fu stabilito di far parlare la rivoluzione del 1860 attraverso i suoi vari momenti, con la sua stessa voce, raccogliendo in unico corpo i i documenti di quell'epoca, ufficiali ed extraufficiali; memorie sincrone, curiosità, poesie occasionali, tutto quanto, in una parola, possa, anche in mezzo agli errori, le esagerazioni e le illusioni, dar la vera idea di quel che fu, in quei giorni, lo spirito della popolazione e del governo; di quella febbre operosa di rinnovamento; di quel fervore patriottico e di quelle aspirazioni sapienti, che paiono ora cose lontane, ed empiono di stupore e d'incredulità le nuove generazioni. Il lettore può in questo modo trasportarsi in quei tempi, evocarne le immaginazioni, vivere in esse, sentire nell'anima sua rifarsi, rinnovarsi, ridiventare una realtà vivente quella che è soltanto una memoria: e dalla comunione immediata fra sè e i documenti, trarre il giudizio o darne la sua interpretazione.
(Collana RisorgimentaliA)
Luigi Natoli e Giuseppe Pitrè:
Il teatro del popolino. Scritti sull'Opera dei Pupi
Luigi Natoli e Giuseppe Pitrè, amici e sicilianisti appassionati, avevano fra i tanti interessi in comune anche quello per l’opera dei pupi, l’Opra, e studiarono con grande accanimento in tutti i suoi aspetti, mischiandosi col “volgo” più basso con il massimo della loro modestia che è il tipico patrimonio dei grandi uomini. Lo studio del teatro del popolino, dettagliato in tutti i suoi aspetti, porta i due autori a conclusioni diverse. Pitrè non immagina il decadimento e la fine dell'Opra, mentre Natoli ne intuisce la stessa, profetizzandone la sopravvivenza solo a scopo turistico o artistico nelle "collezioni private e nei musei".
Luigi Natoli
Ricordi di Clodomiro, mio figlio
"Serro nel profondo del cuore l’angoscia, respingo indietro le lagrime che fanno impeto agli occhi, per scrivere della mia creatura". Con queste parole cariche di composto sentimento paterno, iniziano i ricordi che Luigi Natoli dedica alla memoria del figlio Clodomiro, morto nella primavera del 1917 in un campo addestramento reclute vicino a Monfalcone.
(Collana Nel Bene e Nel Male)