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I Buoni Cugini Editori di Anna Squatrito

Viale Regione Siciliana n. 2347 - Palermo (Si riceve su appuntamento)

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Frammenti di idee…

Immagini dall'infinito dell'anima, libertà di vita, aneliti di speranza, amore per il cuore che, sognando bellezza, scopre sempre nuovi germi di felicità... Tali gli ideali dove intingo la penna della fantasia. (Fra' Domenico Spatola)

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Fra' Domenico Spatola:

Ulissiade. Le gesta di Ulisse nei versi di fra' Domenico 

Fra' Domenico Spatola:

Ricordi… in frammenti.

Tasselli per un mosaico 

Fra' Domenico Spatola:

Il Vangelo di Giovanni in versi

 

Qualunque rima

non rende il prima

di un testo ardito,

qual infinito

è contenuto

nel Vangelo avuto

da Giovanni.

Vi sciolgo affanni

e la paura…

 

Ulisse era il mio eroe. Mi piaceva l'idea del "Cavallo di Troia" anche se a inganno per tanti dolori; i suoi viaggi per i mari ignoti e il piacere per l'avventura che lo rese conoscitore dell'inconoscibile... Chiamarsi "Nessuno" fu difesa da Polifemo e soci, e spettacolare ai miei occhi la lotta col brutale Ciclope... E le vicende con Eolo e i Venti, le Sirene, Scilla e Cariddi, la terra dei Lotofagi, e il sacrilegio dei buoi sacri al Sole.. sono tipologie anticipatrici del tempo a venire per il pellegrino instancabile dell'assoluto. Ulisse, nella sua Itaca, impegnerà a fedeltà la sua Penelope, dopo venti anni, costretta alla prova senz'alibi. Telemaco fu figura funzionale, come Eumeo, Euriclea, l'aedo Femio, Medone e lo stesso Argo, il cane della fedeltà. 
Gigante è solo l'eroe, mai stanco di viaggiare perchè mai stanco di conoscere. Senza fine. (Fra' Domenico Spatola)

Fra' Domenico Spatola apre ai lettori il suo scrigno di Ricordi... in frammenti: da divertenti aneddoti di infanzia come la grande festa del Crocifisso a Monreale, la prima volta al cinema per vedere Marcellino pane e vino, i ricordi di nonna Grazia a drammi di vita come il terremoto del 15 gennaio 1968, che distrusse la valle del Belice e che lui visse da diciannovenne al convento di Castelvetrano. Ci presenterà i tanti frati cappuccini che hanno incrociato la sua vita, generose e amorevoli figure come padre Liborio da Giuliana o padre Aurelio di Gangi, personaggi illustri come il cardinale Salvatore Pappalardo e piccoli amici che tanto lo hanno amato come la cagnolina Lilly, il gatto Fofò e il cagnolino Oscar.

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Fra' Domenico Spatola:

A quale Santo votarsi? 

Un Santo al giorno

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In questa nuova pubblicazione fra' Domenico Spatola illustra, in sequenza da calendario, la vita di tutti i Santi per dare vita a un volume che raccoglie  un insieme di personalità differenti, di vite più o meno conosciute, di esempi da seguire, di storie da conoscere… 

E alla fine è spontanea la domanda: A quale Santo votarsi? 

I brani, narrati in prosa, sono intervallati da alcune poesie. 

 

Alfonso Capraro:

U cuntu da nascita de Dei 

Giovanni Meli:

L'aceddi

Dalla Teogonia di Esiodo nella parlata giurgintana con testo in italiano a fronte a cura de I Buoni Cugini editori.

Certi pagini, di stu libru, secunnu liggi,
un sunnu adatti a picciliddi;
sunnu suggeriti a picciuttazzi,
megliu, si ammucciuni, liggiuti,
picchì no?
Nsemmula e ziti...
Accettu, ca sti pagini
li chiamati vastasaria
ma un sunnu purcaria,
puru si siti liberi,
di pinsalla com’è ca sia.
Ma un ci po’ essiri cinsura.
Un dittu giurgintanu, dici:
“i paroli un fannu purtusi”.
Sugnu sciccazzu,
ma un portu capistru.... (Alfonso Capraro)

Tutte le poesie siciliane che Giovanni Meli scrisse sugli uccelli con traduzione in italiano a cura di Francesco Zaffuto.

L'aquila è la regina ma il piccolo regolo la batte, il gufo si crede un gran cantante, il merlo spesso fa la parte del saggio e le allodole sono un po' sciocchine, il grosso struzzo non può volare e invidia l'aquila ma all'amor proprio non vuole rinunciare.... Sono tanti gli uccelli delle Favole dell'Abate Meli e portano con sè pregi e difetti degli uomini; dal razzismo dei corvi neri all'adulazione del pappagallo, dalla saggia pazienza del tordo alle chiacchiere dannose delle cornacchie; ci sono uomini usignolo che amano l'arte e uomini che preferiscono il raglio dell'asino. (Francesco Zaffuto)

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Giovanni Meli:

L'origini di lu munnu

Il poema sulla creazione del mondo che Meli scrisse in siciliano con traduzione a fronte in italiano e note a cura di Francesco Zaffuto. Le note che seguono la fine del testo con la numerazione romana sono di Giovanni Meli. Le altre note con la numerazione araba sono di Francesco Zaffuto che ha curato la guida alla lettura in italiano. Si è fatto riferimento all'edizione a cura dello stesso autore del 1814, all'edizione Roberti editori del 1838 e a quella di Edoardo Alfano del 1914.

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Maria Luisa Lamanna:

Una notte e l'altra

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Fra' Domenico Spatola:

Un anno con fra' Domenico

La raccolta di 210 poesie di Maria Luisa Lamanna, dedicate Ai sognatori danzanti...

 

Io sono

se c’è lei.

Ha dentro

la pronuncia

di ogni stagione

e la danza

di ogni risposta.

È così bella

quando raduna

i suoi alfabeti

e mi vince

di stupore

il firmamento

(Maria Luisa Lamanna)

Diario dello spirito. Potrebbe questo titolo competere nella presente raccolta di Poesie per ogni giorno dell'anno.  Il profilo è da almanacco. Le Effemeridi, che il tempo scorrendo favorisce e dissolve, meritano memoria. Coglierne il pathos con intuizioni ispirate e poetiche, per trascriverlo a condivisione, dà senso al volume. Senza pretese.

Intende dar voce al cuore, esigente di spazi oltre la quotidianità, sperimentata insufficiente o angusta a libertà.
La fantasia, più adusa a volare, intravede nella poesia la Musa che consente di dire l'ineffabile e intuire l'essenza della res, oltre ogni caducità.
Questa raccolta di poesie è un omaggio alla vita, amica se ne si conosce il dono che essa, ogni giorno, propizia... 

(Fra' Domenico Spatola)

Rosanna Badalamenti:

Quello che non ho mai detto

La poesia è anima che scorre come un fiume lento e inesauribile, le cui acque sono a volte pulite e a volte torbide. Le mie poesie non spiegano, se avessi delle spiegazioni ai miei perchè non scriverei neanche, nè insegnano perchè ognuno è maestro della propria vita. Non ho un obiettivo, scrivo perchè libero vibrazioni dell'anima e condivido sensazioni, gioie, dispiaceri con me stessa. Se nel leggerle vi sentite toccare nel profondo, allora provate le mie stesse emozioni e di questo sono felice.  

(Rosanna Badalamenti)

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Fra' Domenico Spatola:

Vangelo di Marco in versi

Il Vangelo di san Marco elaborato in versi dal poeta cappuccino Fra’ Domenico Spatola; la sua vena poetica si cimenta nella grande impresa di mettere “in rima baciata” tutto il Vangelo di san Marco, lasciando inalterato il divino messaggio e arricchendolo di poesia pratica e dotta, vergata d’amore.

Fra' Domenico Spatola:

Fiabe e favole di fra' Domenico

Cari bambini,

Nel pensare a un libro di fiabe in versi, ho cercato nel mio cuore il bambino che avevo lasciato da tanti anni. L’ho incontrato ancora splendido e vivace come voi. Era desideroso di ascoltare le favole e di farle rivivere a me.
Mi ha preso per mano, e mi ha condotto nella sua età, la vostra, dove tutto è magia: gli animali ragionano, i bambini giocano con i balocchi parlanti. Mi ha presentato Pinocchio dal naso lungo lungo e la sua amabile Fata turchina. Dietro un cespuglio, vergognosi delle loro malefatte, si nascondevano il Gatto e la Volpe. Riconobbi Cappuccetto Rosso e il Cacciatore che l’aveva salvata dal Lupo. E poi gli altri personaggi dei sogni che conoscete e rivedrete in questo libro…

(Fra' Domenico Spatola)

Fra' Domenico Spatola:

Madre, mare e luna 

Sulla “mamma” mai si dice abbastanza. Ogni discorso su di lei tende a riappropriarsi dei balbettii d’infanzia rimasti in memoria, intingendo la penna nell’inchiostro del cuore.
Primordiale è dei battiti del cuore la percezione del suono più caro in suo grembo, onde profondono le radici di vita in lei maturata a tenerezza.
Ho ripensato le sensazioni senza tempo degli innocenti vagiti. Esperienza che tutti accomuna, snidandoli da cuore più che da memoria, tesoro serbato e all’occorrenza propizio a voglia di madre...

(Fra' Domenico Spatola)

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Fra' Domenico Spatola:

In libertà d'amore…

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Frammenti di idee,

immagini dall'infinito dell'anima,

libertà di vita,

aneliti di speranza,

amore per il cuore che,

nella quotidianità,

sognando bellezza,

scopre sempre nuovi germi di felicità

e consapevoli risposte

al senso della vita

donata, anche a fatica

e perciò posseduta in pienezza...

Tali gli ideali dove intingo

la penna della fantasia.

(Fra' Domenico Spatola)


 

Fra' Domenico Spatola:

Palermo dono di perle in versi

Francesco Salerno:

Io sugnu Ciccinu Salernu

Le invettive di Francesco Salerno, in questa sua opera postuma, espongono più volte il tema dell'eterno contrasto tra i generi, tra giovani e adulti, trattano la voglia di autonomia e di libertà delle donne scambiandole per amore del lusso e della moda e di ogni regola, attribuiti ai "tempi moderni".
Il nostro contadino-poeta si scaglia ripetutamente contro la diffusione della delinquenza comune, a suo giudizio conseguenza logica della voglia di facile arricchimento di tanti, si pronuncia contro la pretesa mitezza delle condanne e la clemenza della magistratura, reclamando provvedimenti autoritari e drastici. Non manca d'altro canto la sua forte critica alle disuguaglianze e alle ingiustizie accresciute dalle crisi economiche e sociali. 

Palermo dono di perle in versi è la seconda raccolta di novantadue poesie (ciascuna corredata con foto) di Fra' Domenico Spatola dedicata alla sua città, dove l'amore per i luoghi, la gente, la storia e le tradizioni si fondono in lodi attente e sensibili, critiche e delicate. Versi pieni di vita a una città che tutto sa dare e tutto sa prendere.