I Buoni Cugini Editori di Anna Squatrito
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Approfittando della circostanza che nei mesi dell'estate 1866 la guerra tra Italia e Austria aveva sguarnito i presidii militari dell'Italia Meridionale, i ceti popolari di Palermo e dei comuni limitrofi insorsero dal al 22 settembre di quell'anno mettendo a ferro e fuoco le strade e le piazze, costruendo centinaia di barricate, dando l'assalto agli uffici pubblici e alle prigioni.
La rivolta, che per i giorni della sua durata fu chiamata “Il Sette e Mezzo” aveva le stesse caratteristiche di quelle dei decenni precedenti e i ribelli erano spesso guidati dagli stessi capisquadra che avevano agito in quelle occasioni, ma le forze governative e la stampa nazionale, nel timore di perdere prestigio a livello internazionale, la bollarono come espressione di “barbarie e inciviltà” e frutto di manovre della nascente mafia.
Il governo Ricasoli nominò Commissario straordinario il generale Raffaele Cadorna che giunse in Sicilia quando il moto popolare era ormai spento. In violazione dello stato di diritto, Cadorna ordinò l'ennesimo stato d'assedio con coprifuoco, disarmo generale, arresti indiscriminati, tribunali militari di guerra.
La ferita nel rapporto fra classi dirigenti e popolazione dell'Isola non si rimarginerà nei decenni successivi e rimarrà irrisolta la “quistione siciliana”.
Il volume si compone di quattro parti. La prima ripercorre le vicende politiche in Sicilia dal plebiscito del 1860 in poi, esamina le cause prossime e remote del malcontento popolare, l'atteggiamento delle classi dirigenti nazionali nei confronti dell'Isola, le forze e i gruppi politici attivi a Palermo e provincia in quegli anni, i giudizi che della sommossa diedero gli organi di stampa. gli esponenti governativi e i testimoni dell'epoca. La seconda parte consente al lettore di seguire giorno per giorno, a volte ora per ora, lo svolgersi della sollevazione popolare e la reazione delle autorità politiche, militari, amministrative, non solo nel capoluogo ma anche nei centri della provincia di Palermo. La terza parte presenta le biografie dei principali personaggi che prepararono e agirono durante e dopo l'insurrezione. La quarta e ultima parte è un'ampia guida ragionata ai luoghi del "Sette e Mezzo", alle strade e alle piazze che furono teatro degli scontri con i fucili o all'arma bianca, ai palazzi, alle prigioni e agli edifici privati o pubblici assaliti dagli insorti. Di questi ultimi sono seguite le vicende urbanistiche e architettoniche precedenti alla rivolta e quelle verificatesi nel corso del secolo e mezzo che va "dalla settimana della repubblica e di anarchia" ai giorni nostri.